Orto e Museo Botanico SMArt

Nella sezione Smart sono presenti contenuti digitali per accompagnare i visitatori alla scoperta dell’Orto e Museo Botanico attraverso approfondimenti multimediali fruibili in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo.

Orto in video

Pochi minuti per scoprire gli angoli più belli, le curiosità e le notizie scientifiche di tante piante che vivono in questo angolo verde a pochi passi dalla torre. I video della prima serie sono pensati per i bambini della Scuola Primaria.

Creativ_Orto

Attività per bambini da svolgere a casa… pensando all’Orto e Museo Botanico: da stampare, colorare e mandarci

L’Orto in pillole

Storie, aneddoti e curiosità sull’Orto e Museo Botanico

  • IL SIMBOLO DELL’ORTO E MUSEO BOTANICO DI PISA Fritillaria imperialis L.: la vistosa e bellissima liliacea proveniente dall’Asia sud-occidentale stilizzata nel logo dell’Orto e Museo Botanico.
  • L’ERBARIO VIRTUALE DEL MUSEO BOTANICO DI PISA – Il ruolo centrale degli erbari nella ricerca botanica ha dato l’impulso all’avvio di numerosi progetti volti alla digitalizzazione dei campioni, garantendone così una maggiore fruibilità e al contempo una migliore conservazione. Anche presso il Museo Botanico di Pisa è attivo un progetto di digitalizzazione per la realizzazione di un Erbario Virtuale, che è liberamente consultabile al sito www.erbario.unipi.it
  • PIANTE A RISCHIO DI ESTINZIONE ALL’ORTO BOTANICO DI PISA – Una delle missioni principali di un Orto Botanico, specialmente in questo periodo storico, è l’attività di conservazione di specie a rischio di estinzione. La flora italiana, uno scrigno importante di biodiversità, annovera molte di queste specie, alcune delle quali in coltivazione nel nostro Orto Botanico. Quali sono le cinque tra esse che rivestono il maggior interesse conservazionistico? Trovate qui una risposta.
  • L’ERBARIO MICHELE GUADAGNO A PISA – Nel 1939, Alberto Chiarugi fece acquistare l’Erbario privato dell’Ingegnere Michele Guadagno, oggi conservato presso il Museo Botanico. L’Erbario, costituito da oltre 35.000 campioni, rappresenta oggi una delle più importanti e ricche collezioni personali italiane. Data l’importanza scientifica e storica di questa collezione, grazie al supporto della Fondazione Pisa è stato avviato il progetto di digitalizzazione dei campioni per una loro migliore fruizione sia da parte di studiosi che di appassionati.
  • UNA PIANTA DELL’ALTRO MONDO – L’Orto Botanico ha recentemente acquisito un esemplare di Amborella trichopoda Baill., un piccolo arbusto endemico della Nuova Caledonia. Questa specie ha un estremo interesse evolutivo, essendo l’unica rappresentante attualmente vivente di una antica linea evolutiva di piante a fiore, isolata da tutte le altre. L’esemplare in coltivazione, di sesso maschile, è stato anche oggetto di uno studio scientifico che ha dimostrato, per la prima volta, come i fiori di questa specie emettano odore, contrariamente a quanto ritenuto sinora.
  • GIUSEPPE RADDI E LE FELCI IN “CAMICIA ROSSA” A PISA – Giuseppe Raddi, di ritorno da una spedizione in Brasile, riportò in patria circa 4000 campioni di piante, sulla base dei quali descrisse numerose nuove specie, fra cui molte felci. Alla sua morte, l’erbario di Raddi venne acquisito dal Museo Botanico di Pisa, grazie all’interessamento di Gaetano Savi. Questi campioni sono ancora oggi conservati a Pisa, in speciali “camicie” di colore rosso. La collezione delle felci raddiane è stata interamente digitalizzata ed è liberamente accessibile online (il contenuto sarà visibile da sabato 16 maggio 2020).
  • STORIA DI UNA PIANTA ENIGMATICA – Questa è una storia di scienziati, piante e luoghi. Abbiamo ritenuto interessante raccontarla, perché incrocia per ben tre volte l’Orto Botanico di Pisa. Si tratta delle vicende legate alla descrizione, caduta e successiva riabilitazione del giacinto di Webb, una specie endemica dei rilievi collinari dell’agro fiorentino e faentino. La storia inizia nel 1853 e arriva sino ai giorni nostri, con la pianta che fa bella mostra di sé nella nostra collezione “piante nella ricerca”, nel settore denominato Scuola Botanica.
  • L’ORNITORINCO DEL MONDO VEGETALEWelwitschia mirabilis è una gimnosperma molto particolare, definita da Charles Darwin come “l’ornitorinco del Regno vegetale”. Si tratta di una specie endemica dei deserti aridi e semi-aridi del Kalahari e del Namib in Africa meridionale, scoperta nel 1859 dal botanico ed esploratore austriaco Friedrich Welwitsch. Ogni individuo presenta soltanto due lunghe foglie che si accrescono continuamente dalla base, sfrangiandosi all’apice. Gli esemplari in coltivazione all’Orto Botanico di Pisa sono ancora molto giovani, ma la pianta in natura può superare i 2.000 anni di età.
  • A PISA IL PRIMO GIARDINO DEI SEMPLICI – L’Orto e Museo Botanico di Pisa ha una storia decisamente importante. È sorto nel 1543 per l’intuizione del medico imolese Luca Ghini, chiamato a Pisa da Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana. Nato con l’intento di permettere lo studio dal vivo delle piante medicamentose, allora chiamate “semplici”, è l’Orto Botanico universitario più antico del mondo per fondazione. L’Orto Botanico ha cambiato sede due volte, giungendo a quella attuale nel 1591, sotto la direzione di Giuseppe Casabona.
  • GLI ALBERI PIÙ VECCHI DELL’ORTO BOTANICO – La plurisecolare e suggestiva storia dell’Orto Botanico di Pisa fa spesso sorgere nei visitatori la curiosità su quali siano gli alberi più vecchi dell’Orto Botanico. Trovate qui la risposta. Vi anticipiamo che questi alberi sono 2 e furono messi a dimora entrambi nel 1787.
  • MERAVIGLIE NELL’ACQUA: IL FIOR DI LOTO – L’affascinante fior di loto cresce rigoglioso nel laghetto collocato nell’Orto Del Gratta, il settore più settentrionale dell’Orto Botanico, dove allieta i visitatori con stupende fioriture estive. Vediamo da vicino le caratteristiche principali di questa pianta e i suoi più diffusi utilizzi da parte dell’uomo.
  • MERAVIGLIE NELL’ACQUA: IL FIOR DI LOTO – L’affascinante fior di loto cresce rigoglioso nel laghetto collocato nell’Orto Del Gratta, il settore più settentrionale dell’Orto Botanico, dove allieta i visitatori con stupende fioriture estive. Vediamo da vicino le caratteristiche principali di questa pianta e i suoi più diffusi utilizzi da parte dell’uomo.
  • UNA NINFEA GIGANTE ALL’ORTO BOTANICO – Con questo contributo si conclude la prima serie de l’Orto in pillole. Parleremo di una bellissima ninfea gigante che cresce all’Orto Botanico di Pisa: Victoria cruziana. Questa pianta è coltivata in una apposita ed omonima piccola serra di pochi metri quadrati, dove fiorisce da luglio a ottobre.

Botanica sotto l’ombrellone

Si inaugura una nuova rubrica dell’Orto e Museo Botanico, che durante i mesi estivi ogni sabato mattina vi proporrà un quiz di cultura botanica con grado di difficoltà variabile.

  1. SI FA PRESTO A DIRE QUADRIFOGLIO! – Solo una tra le specie indicate è una felce, vive tipicamente nelle aree palustri ed è minacciata di estinzione a livello nazionale! Quale: A, B, o C?
  2. ESSERE O NON ESSERE… UN FRUTTO! – In tutte queste immagini sono rappresentati dei frutti, con una eccezione: quale, A, B, C o D?
  3. COSA È RAPPRESENTATO IN FOTO?
  4. SOTTO QUALE PIANTA TI TROVI?
  5. UNO, NESSUNO E CENTOMILA!
  6. GLI ALIENI… SONO TRA NOI!
  7. COSA SONO LE MINUSCOLE STRUTTURE VISIBILI IN FOTO?
  8. SCOVA L’INTRUSO!
  9. L’ABITO NON FA IL MONACO!

Ricordiamo che è possibile consultare on line i campioni digitalizzati degli Erbari dell’Orto e Museo Botanico, e fare così una visita virtuale fra le storiche collezioni di piante, corredate e arricchite da una serie di informazioni aggiuntive come provenienza geografica e data di raccolta.

U-plant DISCOVER

Ai nostri visitatori mettiamo a disposizione anche U-plant DISCOVER, l’archivio on-line del nostro Orto Botanico, aggiornato in tempo reale, che permette la consultazione virtuale di tutte le piante in collezione, con possibilità di esplorazione secondo diversi criteri di ricerca.

App

Su Play Store può essere scaricata gratuitamente la APP dell’Orto e Museo Botanico realizzata dagli studenti della classe 4B dell’I.T.I. “G. Marconi” – Liceo Scienze Applicate di Pontedera.

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